giovedì 12 marzo 2009

A LISSONE I DISABILI PAGANO PER IL PARCHEGGIO: GRAVE VIOLAZIONE DI UN DIRITTO CIVILE

Prendo spunto da una vicenda che sta attirando l'attenzione della cittadina in cui vivo e lavoro per trattare un argomento piuttosto interessante. Ossia quello della sosta dei veicoli con contrassegno per disabili e della possibilità (prevista da alcune amministrazioni comunali) che le piazzole per la sosta ad essi dedicate siano a pagamento.


Recentemente l'ammministrazione comunale di Lissone ha convertito molti parcheggi liberi del centro in parcheggi a pagamento, non risparmiando i portatori di handicap: anch'essi sono tenuti a pagare per la sosta nelle aree a loro riservate.


La cosa ha creato, naturalmente, un vespaio di polemice dato che sembra quantomeno ingiusto che un disabile sia tenuto a pagare per parcheggiare il proprio veicolo (spesso usato per pura necessità, non potendosi spostare in altro modo per raggiungere i servizi dei quali ha bisogno). Fra l'altro, il povero disabile lissonese deve pagare per sostare nei posti ad esso riservato. Ma ciò, a norma di legge, è possibile? La risposta è ovviamente no. Facciamo chiarezza, dunque.


L'articolo 381 del D.P.R. 495/92 (Regolamento di esecuzione e di attuazione al Codice della Strada - D.Lgs 285 del 30 aprile 1992) rende possibile alle persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta di ottenere (previo accertamento medico-legale) il cosiddetto "contrassegno invalidi" (uguale su tutto il territorio nazionale).


Lo stesso decreto stabilisce, all'articolo 11 comma 4, che i mezzi delle persone disabili possono transitare nelle corsie preferenziali. Ed ancora il decreto del Presidente della Repubblica, all'articolo 11 comma 5 dice che "nell'ambito dei parcheggi o delle attrezzature per la sosta, munite di dispositivi di controllo della durata della sosta, ovvero con custodia dei veicoli, devono essere riservati gratuitamente ai detentori del contrassegno invalidi almeno un posto ogni cinquanta o frazione di cinquanta posti disponibili".


Dunque, i parcheggi riservati ai disabili devono essere necessariamente gratuiti. Ma non solo. Cosa succede se, giunto in un'area di sosta, la persona con handicap trova il parcheggio dedicato già occupato?


Secondo una comunicazione inviata il 28 aprile 2005 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Consulta della Regione Liguria per la tutela dei diritti della persona handicappata: "Va da sè, quindi, che se un disabile trova occupato il posto riservato ha diritto ad occuparne gratuitamente uno diverso. Non si ritiene di dover far pagare al disabile la tariffa quando utilizza uno stallo diverso, che è di per sè più scomodo e quindi rende più difficoltosa l'entrata e l'uscita dal veicolo".


Pertanto, non solo il disabile deve potere avere libero accesso gratuito ai parcheggi ad esso riservati ma, se il suo posto è già occupato da un altro disabile, deve potere parcheggiare gratuitamente in qualsiasi altra piazzola per la sosta.

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