mercoledì 28 ottobre 2009

L'APPALTATORE E' RESPONSABILE PER OMESSA CONSEGNA DEL BENE RUBATO A SEGUITO DEL FURTO IN CANTIERE

Poiché l'obbligazione di consegnare una cosa determinata include quella di custodirla fino alla consegna, risponde di inadempimento all'obbligazione accessoria di adeguata custodia - in relazione alla responsabilità per furto in cantiere edilizio – ed é, pertanto, tenuto al risarcimento dei danni, l’appaltatore che non dimostri di avere adottato tutte le precauzioni che le circostanze suggerivano, senza che possa rilevare l’avvenuta cessazione del rapporto principale di appalto, atteso che l’obbligo di custodia è correlato alla detenzione dei beni affidati all’appaltatore e non all’attualità del rapporto di appalto, al quale esso sopravvive.
E' quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con la
sentenza n. 20995 del 30 settembre 2009.

martedì 13 ottobre 2009

IL COMUNE E' TENUTO A RISARCIRE LA PERSONA CHE SUBISCE DANNI UTILIZZANDO (ANCHE IMPROPRIAMENTE) UNA ATTREZZATURA PUBBLICA

Segnalo questa interessante sentenza (21 maggio - 22 settembre 2009, n. 20415) della Corte di Cassazione riguardo l'art. 2051 c.c. (responsabilità delle cose in custodia): se la madre si fa male mentre aiuta il figlio a scendere dallo scivolo sussiste la responsabilità per custodia ex articolo 2051 c.c. del comune; tutto ciò anche se la stessa ha “fatto un uso scorretto, salendo in senso inverso alla struttura”.
Il comune ha l’obbligo di risarcire il danno, in caso di infortunio avvenuto in un parco giochi, a meno che non riesca a dimostrare un utilizzo imprevedibile delle attrezzature, sia quando l’infortunato è un minore e sia quando a farsi male è un genitore.
Per sollevarsi dalla responsabilità ex articolo 2051 c.c., infatti, non è sufficiente che il comune provi la buona manutenzione delle strutture presenti nel parco giochi e l’uso improprio delle stesse, ma deve, altresì, dimostrare che tale utilizzazione è stata assolutamente inusuale, da parte sia dei minori che dei genitori (o delle persone adulte con essi presenti) e, di conseguenza, assolutamente imprevedibile.
La responsabilità da cosa in custodia è esclusa qualora il custode dimostri che l'evento dannoso sia stato cagionato da un fatto estraneo ala stessa (fatto che può consistere anche nella condotta colpevole di un terzo o della stessa vittima ) ed eccezionale.
Da ciò ne consegue che "non configura caso fortuito un qualsiasi uso improprio o anomalo della cosa in custodia rispetto alla sua destinazione funzionale, in quanto nel caso in cui la condotta concorrente del terzo nella causazione dell'evento non sia assolutamente imprevedibile ex ante, continua a persistere il nesso di causalità con la cosa e la sua funzione, salva la limitazione del risarcimento del danno per gli effetti dell'art. 1227 cod. civ., da valutare dal giudice di merito".

lunedì 5 ottobre 2009

IL LODO MONDADORI E LA MANIFESTAZIONE ANNUNCIATA DAL PDL

Torno a scrivere dopo le lunghe vacanze ed il mio viaggio di nozze e colgo l'occasione per parlare di una cosa a mio avviso gravissima. Il PDL, a seguito della sentenza civile che ha condannato Fininvest a risarcire il gruppo De Benedetti della cifra di 750 milioni di Euro (e ciò in seguito alla acclarata corruzione giudiziaria che ha fatto sì che la Mondadori fosse acquisita da Berlusconi), ha gridato al complotto giudiziario, ventilando l'ipotesi di organizzare una manifestazione di piazza a sostegno del Premier.
Ancora parliamo di legge uguale per tutti?
Sarebbe bellissimo per me, avvocato, se i miei clienti, in caso di soccombenza, avessero la possibilità di ribaltare le sentenze organizzando una manifestazionedi piazza. Sarei l'avvocato più felice del mondo. Se vinco, tutto bene; se perdo, organizzo una manifestazione e vinco lo stesso.
Tornando seri, trovo la cosa veramente terribile.
Una sentenza di un Tribunale dello Stato ha accertato che 1) vi è stata una corruzione giudiziaria della quale Berlusconi si è reso corresponsabile, 2) tali azioni fraudolente hanno fatto sì che un'azieda (la Mondadori) sia stata acquisita dalla Fininvest anzichè dal gruppo facente capo a De Benedetti, 3) all'azienda danneggiata vada corrisposto un risarcimento di 750 milioni di Euro.
In qualsiasi altro stato civile il Premier sarebbe stato messo mediaticamente alla gogna e si sarebbe dimesso immediatamente.
In Italia no. Qui si grida al complotto. E gli alleati del Cavaliere annunciano battaglia.
Ma la battaglia la dovremmo fare noi cittadini, noi gente per bene.
Sono anni che Berlusconi utilizza la politica per coprire i suoi loschi affari. Quindici anni di interessi privati: dalla legge ex Cirielli al digitale terrestre, dal Lodo Alfano alle rogatorie internazionali. Quindici anni di misfatti conditi dalle nefandezze degli scandali sessuali. Nulla però riesce a svegliare dal proprio torpore il cittadino italiano, ormai ipnotizzato dai media del nuovo Citizen Kane: dalla sua tre canali televisivi (propri, più tre controllati), due quotidiani, un settimanale, tre canali radiofonici. Dalla nostra solo una Carta vecchia di 60 anni. Ultimo baluardo. Chissà quanto reggerà ancora?