venerdì 5 settembre 2008

GRANDE RABBIA VERSO IL MINISTRO GELMINI: LO SCANDALO DEGLI AVVOCATI CHE HANNO FATTO I FURBI

Permettetemi di esprimere il mio disappunto nei confronti del Ministro dell'Istruzione avv. Mariastella Gelmini la quale, come è stato evidenziato da molti giornali (in particolare si veda l'articolo del  Corriere della Sera), per superare l'esame di Stato di Avvocatura, nel 2001 si è recata nella benevola Reggio Calabria (percentuale di promossi dell'87%), lasciando i suoi colleghi della nativa Brescia nelle grinfie di una Corte di Appello molto più severa (percentuale di promossi 28%).


Si è giustificata dicendo che lei aveva bisogno di superare subito l'esame. Beh, in effetti, tutti gli altri non hanno la sua stessa fretta!


Vedete, è un argomento che mi sta molto a cuore poichè il sottoscritto è divenuto avvocato presso la Corte d'Appello di Milano nel 2007: la percentuale di promossi agli scritti è stata intorno al 30% e di questi non tutti hanno superato il successivo esame orale.


Chi si impegna, suda e rispetta le regole non è premiato in questo paese. Chi fa il furbo, invece, diventa Ministro.


Quanti avvocati sono (diciamo così) emigrati al sud per superare più facimente l'esame di Stato? Purtroppo, non è dato saperlo ma sono certamente molti. Sarebbe opportuno che ogni avvocato debba obbligatoriamente indicare il luogo di conseguimento dell'abilitazione professionale. Soprattutto per una questione di trasparenza nei confronti degli utenti.


Per rinfrescarvi la memoria sullo scandalo che nel 1997 travolse la Corte d'Appello di Catanzaro, presso la quale 2295 su 2301 aspiranti avvocati fecero lo stesso identico compito (ovviamente sotto dettatura) riporto l'articolo di Gian Antonio Stella.


Se volete, indignatevi un po'. Anche con il Ministro Gelmini.

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