lunedì 26 settembre 2011

QUANDO E' IL FIGLIO A RIFIUTARE L'AFFIDAMENTO CONDIVISO


La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18867 del 15 settembre 2011, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito, attenendosi al dettato normativo di cui agli articoli 155, 155 bis e 155 sexies del Codice civile, avevano disposto l'affidamento esclusivo di una figlia in favore del padre, ritenendo che fosse contrario all’interesse superiore della stessa l'eventuale affidamento congiunto ad entrambi i genitori. Ciò che suscita particolare interesse è che la Corte ha posto a fondamento di tale decisione il fatto che la ragazzina, in sede di audizione, si fosse categoricamente opposta ad avere rapporti con la madre.
Dunque, la Suprema Corte ha stabilito il principio secondo il quale in sede di separazione dei coniugi, l'affidamento condiviso dei figli non vada disposto quando questi ultimi, nel corso della loro audizione, si oppongano categoricamente ad avere rapporti con uno dei genitori. 

Dunque, La .


  ha confermato

venerdì 16 settembre 2011

SECONDO LA CASSAZIONE IL TRADIMENTO E' UN ILLECITO DA RISARCIRE


La Corte di cassazione, con la sentenza n. 18853 del 15 settembre 2011 , ha stabilito che il tradimento del coniuge può non solo costituire causa di separazione o di divorzio, ma anche, ove ne sussistano tutti i presupposti, integrare gli estremi di un illecito civile. Infatti, per la Corte, anche nell'ambito della famiglia i diritti inviolabili della persona rimangono tali, cosicchè la loro lesione da parte di un altro componente della famiglia può costituire presupposto di responsabilità civile".
E, si badi bene, l'azione di risarcimento per il danno subito dal coniuge tradito è assolutamente autonoma ed indipendente rispetto alla richiesta di addebito della separazione (alla quale il coniuge tradito può rinunciare senza per tale motivo perdere il diritto al risarcimento del danno subito): il diritto al risarcimento, infatti, trova fondamento nella violazione di un diritto costituzionalmente protetto.
. ..La Suprema Corte ha, così, accolto il ricorso presentato da una donna avverso la decisione con cui i giudici di merito avevano rigettato la domanda di risarcimento dalla stessa avanzata relativamente al danno subito in conseguenza del fatto che il marito aveva violato i doveri nascenti dal matrimonio e, in particolare, l'obbligo della fedeltà.
 Dunque, l'infedeltà che abbia leso la dignita' e l'onore del coniuge tradito rappresenta un illecito civile suscettibile di risarcimento danni. Ed in forza di tale orientamento vengono condannate le infedelta' coniugali consumate in modo plateale e che hanno leso la dignita' e l'onore di chi le subisce.

lunedì 5 settembre 2011

LA CASSAZIONE BOCCIA L'AFFIDO CONDIVISO QUANDO I GENITORI SONO TROPPO LITIGIOSI


La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17191/2011, rigettando la richiesta di un padre separato che chiedeva di vedere sua figlia come lo faceva la sua ex moglie, ha stabilito che l'affido condiviso "oltre a un accordo sugli obiettivi educativi, richiede una buona alleanza genitoriale e un profondo rispetto dei rispettivi ruoli". Secondo i giudici di legittimità infatti, l'affido condiviso deve essere sostenuto dal rispetto per evitare che il minore crei in suo danno "un rapporto relazionale di tipo scisso". 
E, dunque, secondo la decisione della Suprema Corte, se durante la separazione i genitori si fanno la guerra continuamente, può essere giusto non concedere l'affidamento condiviso dei figli.